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ANODO
PUNICO
Viene al mattino
gratta fari da aspri nidi
e quando mangia
(tutto è cambiato, ridi).
Da guado a guado
di vespri
di colera
di sensali senza intoppi
di canti di satelliti
di nuove false luci.
Reale nella scatola, il segno è già segnato
(è preminente)
con pasti, non gesti
scritto violentato
(il coperchio ritrovato, messaggi lesti)
sento il sapore dei pretesti.
Il delizioso cianotipo
(funziona sempre, garantito)
compralo in negozio
(costa poco, è scontato)
dove il mio testo cola
dove quella cosa vola.
La troppa festa, tersa e nequizia
(mentre la nave monda le piaghe)
ha il sapido blu della consunzione
quel molle riparo del trionfo.
Giuseppe
Calandriello nasce a Pietrasanta nel 1979.
Dopo gli studi
artistici si laurea in Cinema, musica e teatro presso l’Università
di Pisa. È stato membro del gruppo [dia•foria, col quale
ha pubblicato opere di N. Balestrini, L. Ballerini, A. Blotto, P.
Carravetta, F. Curi, G. Toti, E. Villa. Nel 2017 cura (con D.
Poletti) la seconda edizione di Obsoleto
di Vincenzo Agnetti. Suoi scritti sono pubblicati nelle antologie
Tuttologia
e Contro Zam,
Nuova
Tèchne,
Scrivere
all’infinito,
Offerta
Speciale,
Athe(X)ehtA,
ToCall,
Otoliths, ARTEiN, Die Leere Mitte, I ‘Patafisici e il contagio
e
Frequenze Poetiche.
Ha partecipato, con opere multiple, ai contenitori d’artista
Antologia
Ad Hoc,
BAU,
Franticham’s
Fluxus, t.a.z (tiny art zine) e
Busta Sorpresa.
Tra le riviste online che hanno pubblicato sue opere,
Apuntozeta, UTSANGA, Otoliths, The New Post-literate, Counterclock,
Die Leere Mitte, Carte nel Vento, Frequenze Poetiche, Cultura
Commestibile e Affaritaliani.it.
Nel 2019, per FUOCOfuochino,
pubblica il racconto Cose
che volano.
Nello stesso anno è finalista alla XXXIII edizione del premio
di poesia e prosa Lorenzo Montano. Nel 2020 pubblica la silloge di
aforismi Chi
cerca non trova con
nota di Antonio Castronuovo (GDFAEOA). Sue opere sono presenti in
musei e collezioni come Archivio Carlo Palli, Prato; Collezione Paolo
Della Grazia, Monza; Collezione Luca e Rossana Gastini, Alessandria e
MART – Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e
Rovereto. Tra i luoghi in cui ha esposto: Studio Gennai Arte
Contemporanea, Pisa; GAMC, Viareggio; Biblioteca Nazionale Braidense,
Milano; CAMeC, La Spezia, Palazzo Datini, Prato e Galleria Il
Bisonte, Firenze. Hanno scritto di lui Antonino Bove, Luciano
Caprile, Mauro Carrera, Sergio Cena, Silvia Comoglio, Giuseppe
Girimonti Greco e Ranieri Teti. La sua ricerca artistica verte su
tematiche come la casualità, il determinismo, il rapporto tra
l’impossibile e l’improbabile, le energie cosmiche e il
potere del linguaggio segnico.